Paolo Colagrande e la Vita Dispari

Fa parte, con Ugo Cornia, Daniele Benati e Paolo Nori,  del gruppo degli scrittori emiliani. 

Autore di Non possiamo non dirci cani, racconto che apre il numero zero della rivista L’accalappiacani,  ha collaborato a Panta Emilia Fisica (Bompiani).

Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su Linus. 

Esordisce con Fìdeg (Alet, 2007); il titolo del libro è un’esclamazione che vuol dire “fegato”.Fìdeg ha vinto il Premio Campiello nella sezione Opera prima a un mese dalla pubblicazione, e ha ricevuto una menzione speciale al Premio Viareggio nella stessa sezione.

Pubblica nel 2008 Kammerspiel, sempre per Alet, e nel 2010 Dioblù per Rizzoli. 

Senti le rane (Nottetempo 2015), viene insignito Premio Selezione Campiello 2015. 

Di quest’anno è La vita dispari (Einaudi 2019). 

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